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Come potabilizzare l'acqua

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    Una volta che abbiamo trovato una fonte d'acqua, siamo sicuri che sia potabile?
    Il buon senso vuole che consideriate ogni fonte d'acqua non potabile.

    Supponendo che non possiate usufruire di medicine, dovrete conoscere tutte le regole della sopravvivenza per mantenervi in buona salute. Anche solo una goccia d'acqua contaminata può farvi male. Dei molti problemi che un'acqua non potabile può portare, la diarrea è il più comune e può essere fatale.

    La diarrea provoca la disidratazione (sino a 25 litri in ventiquattro ore!), spingendovi a bere sempre più acqua contaminata, portandovi in una spirale mortale. Rende l'igiene molto difficile, aumenta il rischio di infezioni e distrugge la volontà di vivere.

    L'acqua può essere contaminata da:

    - cadaveri (umani o animali)
    - feci e urine (umani o animali)
    - vegetazione in decomposizione
    - sostanze organiche ed inorganiche (derivanti dall'erosione del terreno)
    - agenti patogeni
    - sostanze chimiche industriali


    E' importante chiarire quello che significa disinfettare l'acqua e quello che significa purificare l'acqua.

    DISINFEZIONE DELL'ACQUA
    Consiste nel distruggere ed eliminare gli agenti patogeni ed i parassiti che potrebbero farci ammalare (quelli che causano anche la diarrea). La disinfezione in genere avviene per mezzo di alogeni chimici (iodio e cloro) o con l'utilizzo del calore. I metodi di disinfezione dell'acqua che possiamo attuare sono:

    - tintura di iodio al 2%
    - candeggina al 5%
    - bollitura
    - SODIS
    - pastorizzazione

    Tratterò (per adesso) i primi 3 metodi.

    Gli agenti patogeni che andremo ad eliminare con la disinfezione sono:

    - batteri
    - parassiti
    - virus
    - protozoi


    Queste creature non sono visibili ad occhio nudo ed hanno la grandezza di pochi micron. Per questo è importante capire che a farci male è quello che non riusciamo a vedere. I più semplici da eliminare sono i batteri, i più difficili i protozoi. Quando si trattano le acque, bisogna essere sempre estremamente cauti!

    Cercherò di non dilungarmi molto, ma elencherò i vari metodi di disinfezione con le relative procedure attuabili per disinfettare un litro di acqua.


    DISINFEZIONE CON TINTURA DI IODIO AL 2%
    NB: LO IODIO E' SCONSIGLIATO PER CHI SOFFRE DI TIROIDE O PER DONNE IN GRAVIDANZA!

    La tintura di iodio è uno dei primi metodi che ha utilizzato l'uomo per disinfettare le acqua. Quella al 2% la si può trovare in farmacia perchè è utilizzata per disinfettare anche le ferite (polivalente).
    Non esagerate nell'uso, e seguite le dosi qui consigliate perchè le sostanze chimiche prese in grosse quantità possono avvelenare l'organismo.

    Per un litro di acqua, sono sufficienti dalle 5 alle 10 gocce di tintura di iodio al 2%.

    In genere 5 gocce sono sufficienti.
    Agitate la borraccia e lasciate agire lo iodio per almeno mezz'ora. Se l'acqua da trattare è torbida o fredda, aggiungete più iodio e lasciate agire per più tempo. Oppure decantate e filtrate l'acqua prima di trattarla. Lo iodio è inefficace contro il protozoo cryptosporidium.


    DISINFEZIONE CON CANDEGGINA AL 5%
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    La candeggina (o ipoclorito di sodio) al 5% è quella comune utilizzata nella pulizia della casa che potete trovare al supermercato. Assicuratevi che sia pura e non aromatizzata!!
    Non esagerate nell'uso, e seguite le dosi qui consigliate perchè come molte sostanze chimiche esistenti, prese in grosse quantità possono avvelenare l'organismo.

    Per un litro di acqua, sono sufficienti dalle 2 alle 4 gocce di candeggina al 5%.

    Agitate la borraccia. Svitate il tappo e lasciate cadere un po' di acqua dalla sua filettatura in modo da disinfettarla. Lasciate agire per almeno mezz'ora. Dopo mezz'ora l'acqua DEVE avere odore di candeggina. Altrimenti ripetete il procedimento. Se l'acqua da trattare è torbida o fredda, lasciate agire per più tempo. Oppure decantate e filtrate l'acqua prima di trattarla. La candeggina è inefficace contro la giardia e il cryptosporidium. Per maggiori informazioni guardate un mio video sull'argomento:
    www.youtube.com/watch?v=S8_B8vVZWC0

    BOLLITURA
    DSC00585
    La bollitura è uno dei metodi più antichi. E forse il più sicuro di tutti. Accendete un fuoco e portate a bollitura l'acqua. Lasciate bollire per almeno 3 minuti. Se non avete un contenitore metallico, potete costruirvene uno dalla corteccia di un albero di betulla in cui andrete ad inserire delle rocce rese incandescenti dal fuoco. (fatelo solo in caso di reale necessità , perchè l'albero senza corteccia muore!!!!)

    Al limite, se avete un foglio di alluminio (o addirittura una giacca impermeabile/poncho), scavate una buca nel terreno e
    “rifoderatela” con il foglio di alluminio ( o con la giacca/poncho). Riempitela d'acqua e aggiungete le rocce incandescenti sino a portarla a bollitura. Prima di mettere le rocce incandescenti, coprite il fondo della buca con dei rami versi (di una pianta non tossica) per proteggere il poncho da eventuali bruciature.
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    NB: Molti affermano che con la bollitura non si eliminano le spore del botulismo. Per chiarire qualsiasi dubbio sulle spore del botulismo: sebbene la malattia sia mortale le spore per se non emettono le famigerate tossine (germinano per modo di dire) se non in condizioni abbastanza ristrette di PH (acidita' e/o basicita') acido e di mancanza di ossigeno (Anaerobiche). Tali condizioni non si incontrano nell'acqua ma si incontrano nel cibo in lattina. Nel 2012 su circa una decina di casi di botulismo negli USA, tutti sono stati docuti a cibo in lattina non propriamente trattato alla fabbrica. Alcuni cibi (limoni, arancie, pomodori ed altri che non ricordo) con alta acidita' sono meno soggetti di altri.
    Comunque al di la' della teoria, il problema dei trattamenti in campo e' che sebbene si sia al sicuro dai microorganismi, in aree fortemente inquinate da prodotti industriali, metalli inclusi, non c'e' molto da fare.

    PURIFICARE L'ACQUA
    Prevede la rimozione di sostanze chimiche inquinanti e di materiale particolato, e riguarda l'aspetto, il sapore e l'odore dell'acqua. La purificazione non ha nulla a che vedere con l'eliminazione degli agenti patogeni che trasmettono malattie.
    La purificazione si può attuare con:

    - la distillazione
    - l'uso di filtri


    DISTILLAZIONE
    Con la distillazione, in parole povere, facciamo evaporare l'acqua, la facciamo condensare e successivamente raccogliamo la condensa. Con questo metodo la maggior parte delle impurità chimiche viene eliminato. Ma non potremmo mai avere la sicurezza di averle eliminiate tutte.


    FILTRI
    Esistono numerosi filtri in commercio. Io non li amo particolarmente perchè non ho mai capito come pulirli dopo averli utilizzati, (si intasano) e perchè sono pur sempre uno
    strumento meccanico soggetto a malfunzionamenti. Alcuni filtri sono intrisi di tintura di iodio per disinfettare anche l'acqua. Prima di acquistarli informatevi sulla capacità (in micron) che hanno di bloccare gli agenti patogeni e le impurità.
    Non ho esperienza a riguardo, quindi evito di pronunciarmi.466178671_191

    Edited by Last Scout - 23/7/2014, 15:42
     
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    Tutto molto utile, come sempre. Grazie!!
     
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    Molto belli entrambi gli interventi!
    Desidero solo aggiungere due cosette per chiarire meglio (spero) i concetti.

    Per rendere sicura l'acqua raccolta in natura (ruscelli, fonti, ecc...) durante le nostre escursioni bisogna procedere come segue:

    1. filtrare usando doppio filtro carboni attivi/ceramica od altro equivalente con porosità 0,1-0,2 micron. Batteri e spore vengono trattenute da questo tipo di filtro per cui l'acqua filtrata potrebbe contenere solo virus, tossine ed inquinanti chimici. Si può distinguere tra micro ed ultafiltrazione (vedi in seguito)
    2. bollire per circa 3 minuti oppure usare prodotti di potabilizzazione chimica (cloro, iodio,ecc...) per circa 20-30 minuti o radiante (esposizione ai raggi UV).

    E' molto importante filtrare l'acqua anche se in seguito la si dovrà comunque disinfettare come al punto 2. Questo perché la filtrazione, riducendo le particelle biologiche in soluzione ed eliminando i batteri, accorcia il tempo di disinfezione chimica/ebolizione successiva e ne potenzia l'efficacia.
    Le dimesioni dei virus vanno da circa 200 a circa 3000 Angstrom. L'Escherichia Coli misura da 1 a 6 micrometri. Le dimensioni dei batteri vanno da 1 a 2 micron (10000 Angstrom = 1 micron). Questo spiega il perché i virus riescono a passare i filtri e necessitano di altri trattamenti per venire eliminati/neutralizzati).
    In ogni modo anche dopo filtrazione e disinfezione chimica/radiante UV l'acqua trattata potrebbe essere comunque imbevibile in quanto contaminata da scarichi industriali, presenza di tossine, ecc... Meglio non toccare quindi l'acqua che presenta schiuma, colorazione od odore strani, probabilmente è inquinata...

    Microfiltrazione:
    Il filtro a carboni attivi, la misura dei suoi pori varia da 0,2 a 5 micron, riesce a trattenere il cloro e i sottoprodotti clorurati. La microfiltrazione è in grado di trattenere, come riportato in precedenza, sostanze in sospensione, cloro e sottoprodotti clorurati. Migliora in qualche misura il sapore dell’acqua, grazie all’eliminazione del cloro, ma sicuramente non può nulla contro la stragrande, se non totalità, delle sostanze chimiche presenti nell’acqua. Inoltre non diminuisce minimamente il residuo fisso e i nitrati. Praticamente l’acqua rimane esattamente come prima, eccezion fatta per il cloro e i suoi derivati, che comunque è già qualcosa.

    Ultrafiltrazione:
    Questo metodo di trattamento è composto da un filtro a carbone attivo che, come abbiamo già spiegato, serve ad eliminare il cloro, e da una membrana, cosiddetta ad ultrafiltrazione, con fori di porosità 0,01 micron. Come la microfiltrazione, elimina il cloro e i suoi derivati, e inoltre, grazie alla membrana finale, elimina tutti i batteri, pesticidi e pochi altri elementi chimici. L’ultrafiltrazione è meglio della microfiltrazione, in quanto ha porosità più piccole e agisce su più elementi, ma non può ridurre il residuo fisso dell’acqua. Con la tecnica di ultrafiltrazione è possibile rimuovere sostanze organiche con alto peso molecolare, particelle in sospensione, batteri. Il grado di filtrazione delle membrane può essere compreso fra 0.01 e 0.1 micron.

    FONTI: testi di Medicina

    Spero possa essere servito a rendere i concetti maggiormente comprensibili. :-)

    Saluti
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    CITAZIONE (cretanseagull @ 30/8/2016, 21:45)
    Spero possa essere servito a rendere i concetti maggiormente comprensibili. :-)

    Sicuramente!!
    Ti ringrazio per il tuo contributo.

    La domanda però sorge spontanea:
    Fermo restando sul concetto di usufruire di ciò che la natura ci offre,
    un filtro naturale basico fatto a strati di ghiaia, sabbia fine, carbone di legna, sabbia fine e ghiaia di quale genere potrebbe essere?
    Microfiltrazione o Ultrafiltrazione??
     
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    CITAZIONE (Trapper84 @ 30/8/2016, 22:32) 
    Ti ringrazio per il tuo contributo.

    La domanda però sorge spontanea:
    Fermo restando sul concetto di usufruire di ciò che la natura ci offre,
    un filtro naturale basico fatto a strati di ghiaia, sabbia fine, carbone di legna, sabbia fine e ghiaia di quale genere potrebbe essere?
    Microfiltrazione o Ultrafiltrazione??

    Non c'è di che.... veramente. I blog servono a scambiare e condividere conoscenze.
    Beh, difficile stabilirlo in quanto non è mai costante, la capacità filtrante varia di volta in volta a seconda i materiali impiegati e la capacità della persona che realizza il filtro improvvisato. Credo però si possa parlare di microfiltrazione, difficilmente si potrà spingere fino a ultrafiltrare...
    Tornando al nostro argomento, come ben sai, stiamo di fronte a due tipi di filtri completamente diversi ma che fino ad un certo punto svolgono la stessa funzione: rendere relativamente potabile l'acqua raccolta.
    Un filtro improvvisato (sabbia, carbone, erba, sassolini, ecc) contro un filtro prodotto in serie, industrialmente.

    Le differenze tra i due si possono così sintetizzare:
    porosità conosciuta e garantita (spinta fino a 0,01 micron)
    capacità filtrante clinicamente certificata (laboratori di analisi)
    apparecchio di facile portabilità e manutenzione
    riutilizzabile più e più volte

    Mentre il filtro industriale riesce a soddisfare tutte e quattro suddette condizioni, quello improvvisato (condizioni di emergenza / estrema sopravvivenza non ne soddisfa nemmeno una...
    A filtrare filtrano entrambi, ci mancherebbe, ma bisogna vedere con che capacità lo fanno. Chi ci può indicare la porosità (capacità filtrante) di un filtro improvvisato e la salubrità dell'acqua che ci restituisce? Non potendo avere, vista la situazione di emergenza in cui viene usato il filtro improvvisato, le garanzie necessarie si accetta di correre alcuni rischi...
    Tuttavia, volendo procedere alla disinfezione (potabilizzazione) dell'acqua raccolta, dopo averla filtrata ci si potrebbe bollirla oppure esporla ai raggi solari (botigliette di plastica) per circa 24 ore prima di berla. L'esposizione al sole (metodo di potabilizzazione già usato in paesi del terzo mondo) tuttavia richiede di trovarsi in luoghi dal clima caldo e con una solarizzazione alta durante il giorno.
    Aggiungendo quindi un metodo di disinfezione efficace al filtro improvvisato la nostra salute con grande probabilità non dovrebbe correre rischi. Invece, un filtro industriale capace di ultrafiltrare (porosità < 0,01 micron) potrebbe bastare anche da solo, senza cioè ulteriore disinfezione chimica o per ebolizione, a restituirci un'acqua potabile.
    Saluti a tutti
    Seagull
     
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  6. Barbainfuocata
     
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    Ragazzi ho un problema con la tintura di iodio in farmacia me la danno al 7% e dicono che quella c'è quindi chiedo secondo voi le dosi per un litro a questa percentuale?
     
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    CITAZIONE (Barbainfuocata @ 18/3/2017, 15:52) 
    Ragazzi ho un problema con la tintura di iodio in farmacia me la danno al 7% e dicono che quella c'è quindi chiedo secondo voi le dosi per un litro a questa percentuale?

    Ciao Barbainfuocata!
    La tintura di iodio al 7% è di circa 3,5 volte più potente di quella al 2%, per cui nel calcolare il dosaggio giusto per potabilizzare l'acqua devi tenere conto di questo parametro.
    Esempio pratico: se per esempio per rendere potabile 1 litro di acqua servono 5 gocce di tintura di iodio al 2%, servirebbero 5:3,5=1,4 gocce di tintura di iodio al 7%.
    Basta quindi dividere il dosaggio di quella al 2% per 3,5 (fattore di potenza)per ottenere il dosaggio rapportato alla nuova concentrazione di tintura usata (cioè quella al 7%)
    Spero di essere stato chiaro.
    ATTENZIONE: non usare la tintura di iodio se soffri di tiroide (iper o ipo) o sei allergico allo iodio. E' molto ma molto pericoloso!!!
    Saluti
    Seagull
     
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  8. Barbainfuocata
     
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    Grazie mille utilissimo
     
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7 replies since 22/7/2014, 21:59   16379 views
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