Bushcraft ITALIA blog


Come potabilizzare l'acqua

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  1. cretanseagull
     
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    Bushman

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    Molto belli entrambi gli interventi!
    Desidero solo aggiungere due cosette per chiarire meglio (spero) i concetti.

    Per rendere sicura l'acqua raccolta in natura (ruscelli, fonti, ecc...) durante le nostre escursioni bisogna procedere come segue:

    1. filtrare usando doppio filtro carboni attivi/ceramica od altro equivalente con porosità 0,1-0,2 micron. Batteri e spore vengono trattenute da questo tipo di filtro per cui l'acqua filtrata potrebbe contenere solo virus, tossine ed inquinanti chimici. Si può distinguere tra micro ed ultafiltrazione (vedi in seguito)
    2. bollire per circa 3 minuti oppure usare prodotti di potabilizzazione chimica (cloro, iodio,ecc...) per circa 20-30 minuti o radiante (esposizione ai raggi UV).

    E' molto importante filtrare l'acqua anche se in seguito la si dovrà comunque disinfettare come al punto 2. Questo perché la filtrazione, riducendo le particelle biologiche in soluzione ed eliminando i batteri, accorcia il tempo di disinfezione chimica/ebolizione successiva e ne potenzia l'efficacia.
    Le dimesioni dei virus vanno da circa 200 a circa 3000 Angstrom. L'Escherichia Coli misura da 1 a 6 micrometri. Le dimensioni dei batteri vanno da 1 a 2 micron (10000 Angstrom = 1 micron). Questo spiega il perché i virus riescono a passare i filtri e necessitano di altri trattamenti per venire eliminati/neutralizzati).
    In ogni modo anche dopo filtrazione e disinfezione chimica/radiante UV l'acqua trattata potrebbe essere comunque imbevibile in quanto contaminata da scarichi industriali, presenza di tossine, ecc... Meglio non toccare quindi l'acqua che presenta schiuma, colorazione od odore strani, probabilmente è inquinata...

    Microfiltrazione:
    Il filtro a carboni attivi, la misura dei suoi pori varia da 0,2 a 5 micron, riesce a trattenere il cloro e i sottoprodotti clorurati. La microfiltrazione è in grado di trattenere, come riportato in precedenza, sostanze in sospensione, cloro e sottoprodotti clorurati. Migliora in qualche misura il sapore dell’acqua, grazie all’eliminazione del cloro, ma sicuramente non può nulla contro la stragrande, se non totalità, delle sostanze chimiche presenti nell’acqua. Inoltre non diminuisce minimamente il residuo fisso e i nitrati. Praticamente l’acqua rimane esattamente come prima, eccezion fatta per il cloro e i suoi derivati, che comunque è già qualcosa.

    Ultrafiltrazione:
    Questo metodo di trattamento è composto da un filtro a carbone attivo che, come abbiamo già spiegato, serve ad eliminare il cloro, e da una membrana, cosiddetta ad ultrafiltrazione, con fori di porosità 0,01 micron. Come la microfiltrazione, elimina il cloro e i suoi derivati, e inoltre, grazie alla membrana finale, elimina tutti i batteri, pesticidi e pochi altri elementi chimici. L’ultrafiltrazione è meglio della microfiltrazione, in quanto ha porosità più piccole e agisce su più elementi, ma non può ridurre il residuo fisso dell’acqua. Con la tecnica di ultrafiltrazione è possibile rimuovere sostanze organiche con alto peso molecolare, particelle in sospensione, batteri. Il grado di filtrazione delle membrane può essere compreso fra 0.01 e 0.1 micron.

    FONTI: testi di Medicina

    Spero possa essere servito a rendere i concetti maggiormente comprensibili. :-)

    Saluti
    Seagull
     
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7 replies since 22/7/2014, 21:59   16412 views
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